* ottimizzazione della configurazione del software JNOS ;
* predisposizione dei link con i router delle aree limitrofe, mediante installazione di antenne e cavi.
* collaudo di nuove apparecchiature per la velocità di 10Mbit baud su canale radio SHF.
* collaudo di nuove apparecchiature per la velocità di 1Mbit baud su canale radio SHF.
* collaudo di nuove apparecchiature per la velocità di 19200 baud su canale radio UHF.
Riguardo a questo ultimo punto, sebbene ad alcuni il passaggio dai 9600 baud ai 19200 con lo standard G3RUH possa sembrare banale - in fondo, si potrebbe obiettare, basta modificare il clock del modem ed aumentare la banda passante del ricevitore - nella pratica tale salto ha reso evidenti alcuni limiti della tecnologia utilizzata.
Le prime prove hanno fatto subito riscontrare alcuni inconvenienti (principalmente il blocco casuale dei TNC) da imputare alla componentistica impiegata.
Il MAX231 incaricato di gestire la porta seriale nei TNC dell'attuale generazione non garantisce velocità superiori ai 19200 baud. Nella normale attività a 9600 baud via radio è tuttavia possibile regolare la porta seriale per 38400 baud senza grossi inconvenienti.
Il discorso è diverso nel caso dei 19200 baud via radio. A tale velocità la grande quantità di dati che transitano attraverso la porta seriale provocano il blocco di tutto il TNC. Scartati i 19200 baud anche sulla porta seriale, non rimane altro che intervenire sul disegno di quest'ultima per rimuovere l'inconveniente.
La fase operativa dell'attivita' a 19200 sul radio-gateway prevederà quindi l'impiego di una nuova generazione di TNC in grado di gestire il flusso sulla porta seriale fino ad una velocità di 115200 baud.
I prototipi di questi nuovi TNC impiegati nelle prove hanno garantito trasferimenti punto-punto su canale radio fino a 1850 bit/secondo senza il minimo inconveniente.
Sembra però che per lo stadio successivo (38400 baud via radio) anche la CPU mostri i suoi limiti: allo scopo sono in preparazione dei TNC2 con componentistica a 20 MHz, contro i 10 MHz dei dispositivi dell'attuale generazione (e i 4.9 MHz della prima).
Fondamentale e'non usare tx modulato sul vco controllato dal pll. Per ottenere una modulazione completa e libera da errori e'necessario modulare un quarzo il quale non e'affetto dai controlli del pll che tendono a rimettere in frequenza il vco, rovinando línformazione. Altresi'e'necessario deviare in modo appropriato altrimenti il rapporto segnale pienamente modulato potenza risultera' basso, infatti uscerimo la massima potenza del tx come picco ma tutte le componenti del segnale modulato avranno bassa potenza. Questo problema si risolve semplicemente moltiplicando il quarzo, in questo modo si ottengono deviazioni pienamente confacenti sia a 19200 che 38400. La cosa si vede bene all'analizzatore di spettro. Infatti se tariamo il tnc per una velocita'di 9600 e una deviazione di 4 KHz tutto va perfettamente, poi se spostiamo il commutatore su velocita' di 19200 ci si accorge che il ricevitore non e'piu'capace di far passare il segnale a causa che il filtro e'troppo stretto. A questo punto noi cambiamo il filtro e lo mettiamo a 30 khz tutto comincera'di nuovo a funzionare, pero' bisogna ricordare che dobbiamo allargare anche la deviazione in modo che la potenza sia distribuita entro tutta la banda passante del filtro , cioe'che tutte le componenti dell'informazione abbiano la debita potenza, altrimenti ci troveremo a dover lavorare solo con segnali molto forti. Con una giusta deviazione il segnale puo'essere relativamente basso e la comunicazione libera da errori.